Una bambina
irachena urla disperata e sconsolata vicino al
cadavere di suo padre dopo una sparatoria dei
marine nord-americani.
Questa famiglia piange la morte di
tre dei propri parenti. Un padre, suo figlio
adolescente e un altro famigliare viaggiavano in
auto per Baghdad quando sono passati vicino ad un
edificio occupato dai marine. [...] I soldati
hanno aperto il fuoco e ucciso i tre
passeggeri.
Sequenza di foto: AP/Carolyn Cole,
Los Angeles Time
Bambini iracheni morti per i
bombardamenti nord-americani giaciono in una
bara.
Zeinab Hazed, una bambina di nove
anni, distesa nella sua branda presso l"ospedale
di Bassora, in Iraq. La bambina ha perso una gamba
durante i bombardamenti della coalizione
anglo-statunitense.
Foto AP / Dan Chung,
Pool
Ibtihal Jassem ha perso una gamba
per via dei bombardamenti nord-americani. Nella
foto vediamo il momento in cui suo zio la solleva
con la gamba distrutta.
Foto AP/Nabil El
Jourana.
Ibtihal Jassem è una bambina di nove
anni, seduta vicino alla sua casa distrutta dai
bombardieri statunitensi vicino la città di
Bassora, due giorni dopo l"inizio della guerra in
Iraq. Ibtihal Jassem non ha perso solo la gamba,
ma anche 9 membri della sua famiglia. E stata
salvata da suo zio Jaber Jouda, che lha trovata
viva tra le macerie della sua casa. Iraq, 22 marzo
2003.
Foto AP/Hussein Malla
La bambina Ibtihal Jassem ha perso
tutto.
Foto AP/Hussein Malla
Un dottore afghano del centro
ortopedico della Croce Rossa aiuta Sayed Musa, di
12 anni, ad utilizzare la sua nuova gamba
ortopedica. Kabul, giugno 2004.
Foto AP/Emilio
Morenatti
Un padre disperato cerca di salvare
suo figlio.
Soldati dell"esercito statunitense
arrestano un uomo che ha perso la sua gamba
ortopedica. 16 aprile 2003.
Foto AP/David
Guttenfelder.
Il massacro di Hilla, vicino a
Babilonia, Iraq. Un uomo piange per i suoi
famigliari morti.
Najem Khalaf vicino al cadavere di
sua figlia Nadia, 33 anni, morta per un missile
nord-americano.
Nel momento della preghiera, si
vedono le gambe ortopediche di un cittadino
afghano che ha camminato sopra una mina.
Afghanistan, ottobre 2004.
(Foto AP/Emilio
Morenatti)
Fahim, 15 anni, seduto con le sue
stampelle, spera in una clinica ortopedica.
Afghanistan, giugno 2004.
Foto AP/The Star
Tribune, Stormi Greener.
Abbas Kissim di 26 anni tenta di
calmare suo figlio Hussein Bassin di 10 anni
nellospedale di Hillah, 80 kilometri a sud di
Baghdad, il 2 aprile 2003. Sono stati feriti da un
attacco aereo nord-americano.
Foto AP/Jerome
Delay.
Faheema Jassim Khalaf è una
ragazzina di 15 anni, qui distesa sotto una
coperta vicino ai membri della sua famiglia. In un
secondo Faheema Jassim Khalaf ha perso sua madre,
i suoi due fratelli e metà di una gamba a causa di
un attacco dellesercito statunitense. Nord di
Baghdad, 18 giugno 2003.
Foto AP/Hamza
Hendawi.
Rasha Muhamed Jazem, una bambina di
7 anni, seduta a sinistra, è stata ferita da
un'esplosione. Iraq, 7 maggio 2003.
Foto
AP/Elizabeth Dalziel.
Rasha Muhamed Jazem mostra il suo
volto ferito.
Foto AP/Elizabeth
Dalziel.
La morte dei suoi parenti è stata
troppo per questa ragazza irachena, che cade
distrutta alla vista dei corpi di tre uomini
uccisi dai marine in una via di
Baghdad.
Un bambino ferito per le bombe
nord-americane nelle braccia di suo
padre.
Sotto lo sguardo del nonno, il
piccolo Mohammaed Mahdi, che ha perso la gamba per
una mina nascosta, è accudito dalla Croce Rossa.
Kabul 9 agosto 2004.
Foto AP/Emilio
Morenatti.
Bambini davanti alla loro casa
distrutta dai pesanti bombardamenti
nord-americani, Baghdad.
Un bambino iracheno sofferente in un
ospedale per le sue ferite causate dai pesanti
bombardamenti nord-americani.
L'OCCUPAZIONE COMMETTE UN
ALTRO
OMICIDIO, UN ALTRO CRIMINE,
UN ALTRO
ORRORE
In Iraq, non passa giorno senza che
sia rivelato un nuovo orrore. Anche oggi,
l'ennesimo crimine è stato commesso dalle forze di
occupazione Usa contro il popolo iracheno. Gli
Iracheni sono testimoni di questi orrori giorno
dopo giorno, mentre le forze di occupazione si
nascondono dietro la famigliare rete di bugie atte
a negare i fatti. Questa volta è diverso; questa
volta le forze di occupazione ammettono senza
vergogna, seppur in modo distorto, il loro
misfatto. La scena del crimine è Balad, circa 70
km a nord di Baghdad.
Lunedì 10 aprile 2006
le forze di occupazione Usa hanno iniziato un
bombardamento di due ore su varie fattorie nella
regione di AlEshaaqi, in particolare vicino al
villaggio di AlSaffa, dove le forze di occupazione
Usa hanno giustiziato 11 membri della famiglia
AlHarrat.
Vedi il link per la copertura
della Lega Irachena su quel crimine:
http://www.iraqirabita.org/english/index.php?do=article&id=596
E perché mai, oggi, costei
che vedete nelle foto [sotto] è stata uccisa? Le
forze di occupazione Usa diranno che era una
'terrorista'!
Aveva 22 anni, si chiamava
Nahrain ed era la madre di due bambini, di nome
Aayesha (3 anni) e Haydar (di soli 40 giorni). I
genitori di Nahrain sono entrambi sciiti, e la
loro amata figlia è una sunnita, facendo di lei un
simbolo dell'armonia sociale irachena che si
estende dall'inizio dei tempi.
Nahrain non
aveva mai immaginato che un giorno la sua storia
sarebbe stata raccontata tra le notizie di
internet, e che sarebbe stata descritta come una
'terrorista' uccisa durante un'operazione militare
statunitense come parte della loro 'guerra al
terrore'.
Nahrain dormiva nel suo letto
insieme a suo marito (Ahmed AlJarmoot), che è
stato gravemente ferito dall'intensità dei colpi a
cui è stata soggetta la famiglia.
"Quando
sono arrivati i soldati, prima hanno lanciato
delle bombe sulla porta d'ingresso in modo da
abbatterla", dice la sorella di Ahmed. Ha
continuato, "dopo aver ottenuto un ingresso alla
residenza privata della famiglia, hanno iniziato a
sparare pesantemente; i loro cani sono entrati con
loro. Poi hanno iniziato a perquisire chiunque;
non hanno mostrato alcun rispetto per le donne.
Nel frattempo i loro elicotteri non interrompevano
il pesante ed indiscriminato bombardamento
dell'area vicino al luogo. Dopo, un soldato Usa è
entrato nella camera da letto e ha sparato circa
30 proiettili, per poi chiedere aiuto medico
affermando di non sapere di aver appena sparato in
testa ad una donna. Abbiamo saputo immediatamente
che lei è stata uccisa e Ahmed seriamente
ferito".
"In seguito il soldato è andato
via e ha portato indietro con sé 20 dei suoi
compagni, che avevano delle fotocamere. Hanno
fotografato il corpo esanime di Nahrain dopo aver
messo un Kalashnikov sul suo petto", ha continuato
la sorella di Ahmed. Spesso i soldati Usa mettono
delle armi sui corpi delle loro vittime in modo da
nascondere i propri crimini suggerendo che la
vittima fosse armata e stesse sparando ai soldati.
La sorella di Ahmed ha continuato dicendo, "Poi,
hanno iniziato a picchiare i suoi fratelli senza
nessuna ragione apparente prima di arrestarli e
lasciare la casa della famiglia con il corpo morto
di Nahrain".
Se davvero Nahrain avesse
sparato ai soldati dell'occupazione Usa, allora
sarebbe morta difendendo la sua casa, il suo onore
e la sua famiglia nell'orribile volto
dell'occupazione e mandando un messaggio al mondo
su quel che pensano gli Iracheni della criminale
occupazione e dei suoi soldati. Se non stava
sparando ai soldati, allora non era una
'terrorista' e invece sarebbe stata assassinata a
sangue freddo come molti altri innocenti Iracheni
che perdono ogni giorno la loro vita per i
proiettili della criminale
occupazione.
Il corpo esanime di
Nahrain giace ancora vicino al suo neonato di 40
mesi
Sua cognata racconta
l'evento
Le prove
Il semplice
funerale
Ryan Kelly,
24 anni, ha perso la gamba in un'esplosione in
Iraq.
Fonte Star Telegram.
Ryan Kelly
sulla porta di casa.
Foto Michael Crow, The
Arizona Republic.
Il soldato Alain Jermaine Lewis, 23
anni, 3a divisione di fanteria, è stato mutilato
dallo scoppio di una mina quando il suo jeep Humve
saltò in aria a Baghdad, il 16 luglio 2003.
L'esplosione gli ha fatto perdere la gamba. Questa
foto è stata scattata nella sua casa a Milwaukee,
stato del Wisconsin.
© Copyright 2004, Nina
Berman
Robert Loria tocca una tastiera
nella sua casa vicino a Middletown, New York.
Loria ha perso il braccio sinistro per
l'esplosione di una bomba in Iraq.
Foto
Dominick Fiorille.
Il sergente
Joseph Bozik dalla Carolina del Nord durante una
sessione di fisioterapia nel centro medico del
Walter Reed Army a Washington DC. Il jeep humve
del sergente Bozik fu distrutto da una bomba
anti-tank nel sud di Baghdad.
Foto Michael
Crow, The Arizona Republic.
Il segretario
della difesa statunitense, Donald Rumsfeld,
conversa con il sergento Heath Calhoun, che ha
perso le gambe in Iraq.
Foto Donna Miles,
Defense Dept.
Il soldato Chris Shipley de
Glendale.
Foto Pat Shannahan, The Arizona
Republic.
Il soldato
José Martínez, ustionato in Iraq, dopo molti
trattamenti.
Foto Nina Berman.
Il sergente
Brend Bretz saluta sua figlia di 4 anni dopo il
suo ritorno dall'Iraq, dove ha perso le gambe per
una esplosione.
Foto Cheryl / Evans, The
Arizona Republic.
Marine
mutilato in un programma del governo per farli
lavorare.
Un soldato riceve la visita di
anziani volontari ad un ospedale degli Stati
Uniti.
Nella
sala delle amputazioni.
Foto Ogrish